Predittori di fallimento dell’embolizzazione arteriosa per grave emorragia post-partum
Un gruppo di Ricercatori dell’Ospedale Universitario di Rouen in Francia, ha condotto uno studio per valutare quali fattori fossero associati a fallimento dell’embolizzazione arteriosa pelvica per emorragia post-partum.
Lo studio di coorte retrospettivo ha coinvolto tutte le donne sottoposte a studi di embolizzazione arteriosa pelvica per emorragia post-partum tra il 1994 e il 2007 in un Centro di cure terziarie.
Il fallimento dell’embolizzazione arteriosa pelvica è stato definito come richiesta di una procedura chirurgica successiva per controllare l’emorragia post-partum.
L’embolizzazione arteriosa pelvica è stata tentata nello 0.3% dei parti dallo stesso radiologo nell’87% dei casi.
Sono falliti 11 casi su 100 ( 11% ) e 4 casi su 17 ( 24% ) di placenta accreta o percreta.
Il tasso di complicazioni maggiori dopo embolizzazione arteriosa pelvica è risultato basso ( 3% ).
L’embolizzazione arteriosa pelvica è stata effettuata in 11 casi ( 11% ) dopo il fallimento di una procedura di chirurgia conservativa e in 8 casi ( 8% ) per emorragia secondaria post-partum, con tassi di successo, rispettivamente, di 91 e 88%,.
L’embolizzazione arteriosa pelvica ha mostrato una pervietà lungo tutto un peduncolo legato in 9 degli 11 casi di fallimento della procedura chirurgica di conservazione ( 82% ).
La gravidanza gemellare, la corioamnionite, il parto vaginale operativo, il trasferimento da un ospedale a un altro, il tipo di agente embolizzante e l’arteria embolizzata, il fallimento della procedura chirurgica, l’emorragia secondaria post-partum, la causa dell’emorragia post-partum e l’embolizzazione di più di un’arteria pelvica non sono risultate significativamente associate a fallimento dell’embolizzazione arteriosa pelvica.
In conclusione, i soli fattori associati significativamente a fallimento dell’embolizzazione arteriosa pelvica sono risultati un più alto tasso di perdita ematica stimata ( più di 1.500 mL ) e più di 5 unità di eritrociti trasfusi.
L’embolizzazione arteriosa pelvica dopo il fallimento della procedura di legatura del vaso e per un’emorragia secondaria post-partum rappresenta una buona opzione con ampie percentuali di successo. ( Xagena2009 )
Sentilhes L et al, Obstet Gynecol 2009; 113: 992-999
Gyne2009 Chiru2009
Indietro
Altri articoli
Lenvatinib combinato con chemioembolizzazione transarteriosa come trattamento di prima linea per il tumore epatocellulare avanzato: studio LAUNCH
Lenvatinib ( LEN; Lenvima ) è una terapia di prima linea per i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato ( HCC...
Infusione arteriosa epatica di Oxaliplatino, Fluorouracile e Leucovorina rispetto alla chemioembolizzazione transarteriosa per il carcinoma epatocellulare di grandi dimensioni
In un precedente studio di fase II, la chemioterapia per infusione arteriosa epatica ( HAIC ) con Fluorouracile, Leucovorina e...
Desametasone profilattico per la chemioembolizzazione arteriosa per via transcatetere nei pazienti con epatocarcinoma
È stata valutata l'efficacia del Desametasone nella prevenzione di febbre, anoressia e nausea / vomito, gli eventi avversi più frequenti...
Orantinib versus placebo combinato con chemioembolizzazione arteriosa transcatetere in pazienti con carcinoma epatocellulare non-resecabile: studio ORIENTAL
Orantinib è un inibitore multi-chinasi orale. È stata valutata l'efficacia di Orantinib combinato con chemioembolizzazione arteriosa transcatetere convenzionale ( cTACE )...
Efficacia e sicurezza della chemioembolizzazione transarteriosa più radioterapia a fasci esterni versus Sorafenib nel carcinoma epatocellulare con invasione vascolare macroscopica
I pazienti con carcinoma epatocellulare che mostrano invasione vascolare macroscopica hanno una prognosi infausta. Sorafenib ( Nexavar ) è l'unica opzione...
Chemioembolizzazione transarteriosa vs ablazione con radiofrequenza per il trattamento del carcinoma epatocellulare singolo di 2 cm o inferiore
È stata confrontata l'efficacia della chemioembolizzazione transarteriosa ( TACE ) e della ablazione con radiofrequenza ( RFA ) per il...
Ablazione a radiofrequenza con o senza chemioembolizzazione transcaterere arteriosa nel trattamento del carcinoma epatocellulare
Uno studio ha confrontato l’ablazione con radiofrequenza ( RFA ) con o senza chemioembolizzazione transcatetere arteriosa ( TACE ) nel...
Microsfere a rilascio di Doxorubicina e chemioembolizzazione transarteriosa convenzionale per il trattamento del carcinoma epatocellulare
La chemioembolizzazione transarteriosa è un trattamento ampiamente usato per il carcinoma epatocellulare. Per massimizzare l'efficacia terapeutica, sono state sviluppate microsfere...
Efficacia della chemioembolizzazione transarteriosa selettiva nell'induzione di necrosi tumorale nei piccoli carcinomi epatocellulari
La chemioembolizzazione transarteriosa ( TACE ) è comunemente usata come terapia ponte per pazienti in attesa di trapianto di fegato...